Comune di Gambolò - Gambolo', Provincia di Pavia

Indirizzo: Piazza Cavour, 5, 27025 Gambolo' PV, Italia.
Telefono: 0381937211.
Sito web: comune.gambolo.pv.it
Specialità: Municipio.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 24 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 3.1/5.

📌 Posizione di Comune di Gambolò

Il Comune di Gambolò, situato in Piazza Cavour, 5, 27025 Gambolò PV, Italia, è un ente locale che offre servizi ai cittadini e alle imprese del territorio. Il Comune è facilmente raggiungibile ed è accessibile in sedia a rotelle, con un ingresso e un parcheggio dedicati.

Il numero di telefono del Comune di Gambolò è il seguente: 0381937211, mentre il sito web ufficiale è comune.gambolo.pv.it. Il sito web fornisce informazioni dettagliate sui servizi offerti dal Comune, nonché su eventi e attività nel territorio.

Il Comune di Gambolò è specializzato nell'erogazione di servizi pubblici, ed è il punto di riferimento per i cittadini del territorio. Le opinioni su Google My Business sono in media di 3.1/5, con un totale di 24 recensioni.

Oltre alle informazioni di base, il Comune di Gambolò offre una serie di servizi online, come la possibilità di richiedere certificati e documenti online, nonché la possibilità di pagare tasse e imposte tramite il sito web.

👍 Recensioni di Comune di Gambolò

Comune di Gambolò - Gambolo', Provincia di Pavia
Roberto L.
1/5

Tolto il centro...tutte le altre zone sono lasciate a se stesse, mal tenute, erbacce,buche.... sembra un comune abbandonato a se stesso... tranne che per i Velox e le telecamere ai semafori... per quelli i soldi si trovano...

Comune di Gambolò - Gambolo', Provincia di Pavia
Gaetano C.
5/5

Gambolo" rimane in provincia di Pavia questo comune si estende per 51, 5 km nelle sue vicinanze si trovano..Vigevano , Borgo San Siro , Besate , a circa 6 km . Questo paese rimane a 106 mt di altezza ed e" situato nel Parco Naturale Lombardo del Ticino . Le sue prime notizie risalgono al 999 e se ne continua a parlare fino al 1099 come Gambolatum a Bergamo 1995 . In una bolla di Papa Innocenzo III , del Giugno 1133 appare il toponimo di Campo Lato , queste erano terre del Contado della Lomellina ,nel XIV secolo ..appartennero ad un ramo della famiglia Beccaria ed Antonio che apparteneva alla stessa famiglia , quando il Duca Filippo Maria Visconti lascio" questo feudo e anche il castello nel 1412 . Nel 1449 ci fu la rivolta dei Vigevanesi contro gli Sforza e si fecero aiutare dai Milanesi mettendo a fuoco la Lomellina . Estinta la famiglia Beccaria le terre e il castello passarono nelle mani di Francesco Pietrasanta ma nel 1499 arrivarono i francesi che divennero padroni di questo feudo e misero al comando Robinet De Formellies Signore di Vergy . Oggi sul posto si può visitare questo magnifico paese con il suo piccolo ma stupendo centro e il maestoso castello con la sua grande muraglia ancora intatta e perfetta .

Comune di Gambolò - Gambolo', Provincia di Pavia
Renato G.
1/5

Questa Amministrazione Comunale meriterebbe di ricevere un premio per “alto menefreghismo”!
Mediamente in un anno, veniamo tassati dal solo Comune di Gambolò di circa € 55.000,00 (cinquantacinquemila) in cambio riceviamo continuamente un silenzio tombale di fronte alle richieste, segnalazioni, carte bollate per le loro gravi inadempienze.
In origine Via Vittorio Necchi, era stata dimensionata per essere attraversata da solo carretti trainati da muli, oggi è quotidianamente percorsa da mezzi agricoli/pesanti in transito verso le cascine, strada che a causa della limitata larghezza della sede stradale e della totale mancanza di guardrail capita non di rado che tali mezzi urtino contro il nostro muro di cinta, causando danni strutturali ed economici anche di ingente entità.
A nulla sono valse l’aver denunciato la pericolosità dei 3 ponti perché privi di parapetti, uno dei quali il 17.11.2019 ha visto un’auto con a bordo una 74 enne e la bimba di 6 anni cadere in un canale. L’anziana donna è morta a seguito dell’acqua entrata nei polmoni.
In cambio siamo stati pure sanzionati per aver tentato di proteggere la nostra proprietà.
Spero che il Sig. Sindaco Antonio Costantino con gli introiti che ricaverà dal contestato autovelox, possa trovare una soluzione che eviti altri danni alla nostra proprietà privata.

Comune di Gambolò - Gambolo', Provincia di Pavia
Giò
1/5

Comune della bassa con un Velox per fare cassa ,attenzione a passare da quella statale c’è il limite di 50km orari e non 70…

Comune di Gambolò - Gambolo', Provincia di Pavia
Marco B.
5/5

Municipio di Gambolo con anessa chiesa , piazza, e monumento. 😇😇😇😇😇🤠🤠🤠🤠🤠🤠🤠🤠🤠🤠🤠🤠

Comune di Gambolò - Gambolo', Provincia di Pavia
Andrea C.
1/5

Meno di una stella non si può? Uno schifo assoluto

Comune di Gambolò - Gambolo', Provincia di Pavia
simon71
4/5

Le prime testimonianze della presenza umana nel territorio di Gambolò risalgono al Mesolitico recente (5500-4500 a.C.) e sono state individuate lungo la sponda destra del Terdoppio, dove alcuni gruppi di cacciatori si fermano periodicamente durante le loro escursioni di caccia. In seguito, nell'età del Bronzo medio e tardo (2000-1900 a.C.), un significativo villaggio si sviluppa sempre sui dossi del Terdoppio.

L'intero territorio conosce una notevole fase insediativa in epoca celtica, dalla seconda metà del secolo III a.C.; in questo periodo sorgono numerosi villaggi, come testimoniano le relative necropoli. Proprio da frazione Belcreda proviene un vaso funebre che reca il nome del defunto di cui contiene i resti: Vindonidius, il primo abitante di Gambolò di cui conosciamo il nome.

Arriviamo quindi all'origine del centro storico di Gambolò, vocabolo composto di due tipiche parole romane, campus e latus. Siamo nel 218 a.C. nel corso della Seconda Guerra Punica. Annibale ed il suo esercito, valicate le Alpi, fronteggiano le legioni romane del console Publio Cornelio Scipione nella Battaglia del Ticino.

[Fonte : Prof. Alessandro Colombo "Gambolò e le sue Pievi", Tip. Nazionale Emilio Natale - Vigevano 1925]

Il campo romano, orientato di regola da levante a ponente, forma un quadrilatero diviso per metà da una strada detta decumanus maximus. A due terzi circa del campo un'altra strada, il cardo maximus o via principalis, taglia ad angolo retto il decumano. All'interno corrono poi altre strade minori, sempre tagliantisi ad angolo retto. L'incrocio di queste strade finisce per dare al campo la figura di una vera e propria scacchiera.

Se si esamina la pianta attuale del paese, non è difficile riconoscere il decumanus (via S. Gaudenzio e via Mazzini) e il cardo maximus (corso Umberto I e corso Vittorio Emanuele II) nelle due principali arterie che si intersecano ad angolo retto nell'odierna piazza Cavour, sede di quello che era il praetorio o residenza del comandante.

Ancora oggi queste ultime due sono delimitate da porte, le quali occupano il posto tenuto in origine dalla principalis sinistra (Porta Milano da corso Umberto) e principalis dextera (Porta Genova da corso V. Emanuele). Una terza porta chiude ad ovest la via Mazzini, ricordo senza dubbio della originaria porta decumana. Più non esiste la quarta porta o praetoria, giacché la via S. Gaudenzio è interrotta all'incontro delle vie Magenta e Cairoli.

Al tutto conservata è invece la circonvallazione esterna, la quale racchiude un quadrilatero di circa mt. 320 per mt. 400, e il fossato che scorre sul lato ovest, oggi roggia Corbetta.

L'epoca romana, dalla fine del I secolo a.C., porta un influsso benefico: i coloni, i commercianti e gli artigiani romani recano un significativo apporto in termini di conoscenze tecniche e culturali. Alcune are votive ritrovate nella chiesa di Sant'Eusebio, testimoniano la presenza di un luogo di culto.

Poi, progressivamente, i dati archeologici si rarefanno: è un segno dei tempi dovuto ai cambiamenti e alla crisi dell'Impero. I barbari, varcati armi alla mano i confini, devastano il nord Italia saccheggiando e derubando.

La prima volta che il nome del paese compare nella storia è nel 999, in un documento in cui si dice che un certo Ademarus de Gambolate deve risarcire il vescovo di Vercelli Leone dei danni arrecatigli. Il castello viene citato per la prima volta cento anni dopo, nel 1099: la fortezza accoglie al sicuro gli abitanti del villaggio e della campagna circostante.

Ma il documento più importante è una bolla del papa Innocenzo II del 1133 che conferma all'allora vescovo di Novara l'appartenenza di questo territorio alla sua diocesi: il paese viene chiamato Campus Latus.

Comune di Gambolò - Gambolo', Provincia di Pavia
napapiiri L.
1/5

ATTENZIONE ....IL COMUNE FA CASSA CON AUTOVELOX CON LIMITE DI VELOCITÀ DI 50 KM SULLA PROVINCIALE TROMELLO-VIGEVANO
CHE DIRE L@[)RI

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